Parrocchie e Confraternite

Attualmente nel centro storico vi è una sola parrocchia istituita il 27 agosto 1988 dal vescovo Mons. Augusto Lauro che ha fuso le due parrocchie che ivi operavano in precedenza: la parrocchia di S.Maria del Popolo, situata nella chiesa omonima, e quella dei SS. Giacomo e Nicola, situata nella chiesa della Madonna delle Grazie (chiesa di S.Agostino). La sua denominazione, S.Maria del Popolo e SS. Giacomo e Nicola, rispecchia la fusione, appunto, delle due antichissime parrocchie.

Apprendiamo dallo storico locale Vincenzo Nocito, che scrive nel 1950, che “anticamente” (purtroppo la notizia non è circostanziata né viene indicata la sua fonte) Belvedere era divisa in quattro parrocchie denominate S.Maria del Popolo, S.Nicola Magno, S.Giacomo. Non ci deve sorprendere che i nomi sono solo tre anziché quattro perché due parrocchie, secondo il Nocito, erano nella stessa chiesa madre o matrice di S.Maria del Popolo, una che aveva il titolo di Arcipretura e l’altra di Rettoria. Queste due parrocchie furono unificate nel 1812 ed affidate ad un reverendo arciprete curato.

Questa notizia storica, però, male si concilia con un’altra che ci viene fornita da Francesco Sacco in una sua opera del 1795 e cioè che in quell’anno le parrocchie erano solo tre: la parrocchia dell’Assunta, quella di San Nicola e quella di San Giacomo Apostolo.

Le parrocchie, a quel tempo, erano tre o quattro? La prima si chiamava di S.Maria del Popolo o dell’Assunta?

Non abbiamo, purtroppo, la possibilità di consultare altre fonti per rispondere alle due domande. Tuttavia non si ha motivo di dubitare della storicità della notizia data dal Nocito, tanto è vero che egli aggiunge un’ulteriore informazione dicendo che un tempo il rettore della seconda parrocchia era chiamato anche arcidiacono e veniva nominato dal principe di Belvedere.

La seconda notizia si concilierebbe più facilmente in quanto la denominazione ufficiale della parrocchia poteva essere dell’Assunta ma probabilmente veniva detta anche di S.Maria del Popolo in quanto esistente nella chiesa così chiamata. Queste, però, sono solo semplici ipotesi.

Né ci chiarisce le idee il manoscritto di Giuseppe Petrellis scritto nel 1631, il quale ci riferisce che “soprattutto fanno cospicua e illustre la cennata città [cioè Belvedere] il numeroso ed esemplare clero e sì pure le quattro parrocchie; la prima delle quali si regge dal Rev. Arciprete, la seconda dal Rev.mo Archidiacono denominata S.Maria del Popolo,…la terza appellata S.Niccolò sotto la cura del Reverendo Dieno…Segue poi la quarta parrocchial chiesa di S.Giacomo...”.

Perché anche il Petrellis parla di quattro parrocchie ma ci indica solo tre denominazioni? Il Nocito ha ricavato le sue notizie dal Petrellis o aveva altre fonti?

Nella bozza del progetto pastorale presentata nel 2001 dal parroco del centro storico, apprendiamo che la chiesa di S.Maria al Seggio del Popolo nel secolo XIV già esisteva e che dal 1793 divenne chiesa Madre e sede di Arcipretura di Belvedere. In questo anno (1793) la stessa bozza ci dice che venne soppressa la parrocchia di S.Giacomo Apostolo. Anche questo dato è inconciliabile con altre fonti, dalle quali apprendiamo che ciò avvenne nel 1815, e non nel 1793.

L’altro storico locale Umberto Iaconangelo, infatti, in una sua relazione inedita del 10 maggio 1977 e confermata dallo storico Giuseppe Grisolia nella sua opera su Belvedere del 1980 – ci dà la notizia che nel 1815 la parrocchia di S.Giacomo, fino a quell’anno operante nella chiesa oggi comunemente chiamata del SS.Rosario, venne soppressa e aggregata a quella di S.Nicola, operante nell’omonima chiesa oggi non più esistente perché adibita a sede delle suore dell’ordine delle Piccole Operaie dei Sacri Cuori, ci dà la notizia, dicevo, che la parrocchia di S.Giacomo nel 1815 venne soppressa, spostata e unificata sotto la denominazione di parrocchia di S.Giacomo Apostolo e S.Nicola Magno nella chiesa di S.Nicola.

La medesima fonte ci dice che questa parrocchia successivamente venne trasferita nell’attuale chiesa di S.Maria delle Grazie o di S.Agostino, in data 24 giugno 1923.

Fin qui le notizie sulle parrocchie.


Diamo ora un cenno alle chiese sparse nel territorio.

Nel centro storico, attualmente, quattro sono le chiese ancora attive: la chiesa Madre denominata di S.Maria del Popolo, la chiesa di Maria SS. del Rosario (detta anche di S.Giacomo), la chiesa di Maria SS. delle Grazie (detta anche di S.Agostino, dal 2002 dichiarata Santuario Diocesano) e quella del SS. Crocifisso. Nella località omonima vi è la piccola chiesa dedicata a Santa Lucia e in via Annunciata, nella casa natale di S.Daniele, vi è una piccola cappella dedicata al santo. Nella località di portosalvo vi è una chiesetta che è sotto il nome di Madonna di Portosalvo e nella zona di S.Antonio Abate sorge la chiesa omonima.

Nel secolo XVII, invece, vi era una situazione diversa: come oggi, esistevano le chiese di S.Maria del Popolo, di S.Giacomo, di S.Agostino e del SS.Crocifisso (che all’epoca era denominata S.Maria del Pianto. Ciò ci dà indirettamente la notizia che nella prima metà del 1600 il Crocifisso ligneo, molto probabilmente, ancora “non si trovava a Belvedere”). Oltre a queste, vi erano altre due chiese: quella denominata S.Maria Visita Poveri, attualmente non più esistente, situata dove oggi vi è la casa canonica (di via XX Settembre), e la chiesa parrocchiale di S.Nicola Magno, anch’essa non più esistente perchè parzialmente demolita nel 1940 e successivamente completamente modificata (anno 1962) e adibita ad asilo infantile, sede delle suore Piccole Operaie dei Sacri Cuori.


Passiamo ora alle confraternite.

Nel “Regesto Vaticano per la Calabria” (F. Russo, Roma 1974) sono riportate due notizie del 1606 e del 1609 in cui vengono citate due confraternite operanti nella chiesa di S.Maria del Popolo:

-) la confraternita del SS.Sacramento

-) e quella del SS. Nome di Gesù.

Per quanto riguarda la confraternita del SS.Sacramento, ancora oggi si può osservare l’icona dell’ostensorio all’ingresso del cappellone di sinistra (l’ostensorio è dipinto nel fregio decorativo che si trova alla sommità dell’arco di ingresso) a testimonianza che quello spazio era utilizzato dai Confratelli come luogo di riunone o, più probabilmente, che ivi era collocato un altare dedicato al SS.Sacramento. Il primo, comunque, ad elencarci le confraternite è Giuseppe Petrellis (1631), che così dice: “Rendono oltre modo magnificienza…la diversità delle chiese e le tre congregazioni, l’una dei preti nella chiesa matrice, e l’altre due di frati secolari, l’una nella nobil chiesa di S.Maria del Pianto, eretta e fabbricata colle continue e larghe limosine de’ cittadini e fitti, e l’altra nella nobil chiesa di S.Maria Visita Poveri fabbricata dal sacro monte della Carità”.

Poco più di un secolo e mezzo dopo, Francesco Sacco, che scrive nel 1795, ci elenca sette Confraternite Laicali:

-) la confraternita dell’Immacolata Concezione,

-) del Rosario,

-) di San Vincenzo Ferreri,

-) di Santa Maria Visitapoveri,

-) del Crocifisso,

-) della Vergine delle Grazie

-) e del Purgatorio.

Vincenzo Nocito, nell’opera del 1950, scrive che “cinque sono le congreghe di Belvedere” e subito dopo così le elenca:

-) la confraternita dei Fratelli secolari Nobili, che opera nella chiesa di S.Maria del Pianto, istituita con l’elemosina dei cittadini nella chiesa ove ora osservasi una colossale e meravigliosa effige del SS.Crocifisso

-) la confraternita di Santa Maria Visita Poveri, nell’omonima chiesa fabbricata dal sacro Monte della Carità, accanto alla quale fu dai fratelli edificato un pubblico ospedale con la buca per trovatelli; sulle rovine di esso ora sorge un bellissimo edifizio sede del consorzio agrario cooperativo (oggi non più esistente, ma che si trovava dove oggi sorge il palazzo di fronte all’attuale canonica)

-) la confraternita di S.Maria delle Grazie e Consolazione, nella chiesa di S.Agostino o di Maria SS. delle Grazie

-) la confraternita del Rosario, nella chiesa di S.Giacomo o del SS.Rosario

-) la confraternita di San Vincenzo Ferreri, nella chiesa di S.Nicola.

Dovremmo, dunque, dedurre che in quegli anni (1945 circa) non esistevano più le seguenti congreghe:

-) la confraternita dell’Immacolata Concezione che forse (ma non c’è nessun riferimento storico) operava nella chiesa di S.Maria del Popolo

-) la confraternita del Crocifisso, nella chiesa omonima

-) la confraternita del Purgatorio, probabilmente nella chiesa di S.Nicola poiché qui vi era un altare detto del Purgatorio.

Tuttavia da notizie dirette possiamo dire che fino a qualche decennio fa è esistita la confraternita del SS. Crocifisso che, insieme alle confraternite di Maria SS. del Rosario e di Maria SS. delle Grazie a tutt’oggi ancora operanti, partecipavano alle sacre processioni del giovedì e venerdì santo. Questa tradizione è ancora viva, anche se a seguire le processioni con gli abiti propri di ciascuna confraternita sono bambini, ragazzi e giovani non iscritti a nessuna delle tre confraternite. Vale la pena ricordare gli abiti di queste tre confraternite: sono costituiti tutti da camice bianco lungo fino alle caviglie con cordone stretto ai fianchi, mantello corto fino all’altezza dei fianchi e cappuccio bianco; si differenziano nel colore del mantello e nel colore del bordo che corre lungo le estremità del mantello: mantello rosso e bordo azzurro la confraternita delle Grazie, mantello nero e bordo rosso quella del Rosario, mantello rosso e bordo bianco quella del Crocifisso.

La Confraternita di Maria Ss. delle Grazie si ritiene essere stata istituita nel 1406, ma questa notizia è poco probabile, soprattutto perché, come già visto, il Petrellis non la elenca tra le confraternite esistenti nella prima metà del ‘600; la data più probabile è il 1703. Analogo discorso va fatto per la confraternita di Maria SS. del Rosario che si ritiene essere stata istituita subito dopo la battaglia di Lepanto del 1571, anche se per questa confraternita non sappiamo indicare una data alternativa.

Non abbiamo notizie sulla data di nascita delle altre confraternite.

Le fonti a nostra disposizione, dunque, ci forniscono il nome di 13 confraternite, così ubicate e denominate (tra parentesi viene indicato l’autore e l’anno in cui viene data la notizia):

CHIESA DI SANTA MARIA DEL POPOLO:

Confraternita dei Preti secolari (non abbiamo la denominazione) (G. Petrellis 1631, C. Araugio 2006)

Confraternita dell’Immacolata Concezione (F. Sacco 1795)

Confraternita del SS. Sacramento (Regesto Vaticano 1606, C. Araugio 2006)

Confraternita del SS. Nome di Gesù (Regesto Vaticano 1609)

Confraternita della Circoncisione (C. Araugio 2006)

Confraternita della Madonna della Pianeta (C. Araugio 2006)

CHIESA DI S.MARIA DEL PIANTO (ora DEL CROCIFISSO):

Confraternita di frati secolari (non abbiamo la denominazione) (G. Petrellis 1631)

Confraternita del Crocifisso (F. Sacco 1795, C. Araugio 2006)

Confraternita dei Fratelli secolari Nobili (V. Nocito 1950)

CHIESA DI S.MARIA VISITA POVERI (ora Casa Canonica):

Confraternita di frati secolari (non abbiamo la denominazione) (G. Petrellis 1631)

Confraternita di S.Maria Visita Poveri (F. Sacco 1795, V. Nocito 1950, C. Araugio 2006)

CHIESA DEL ROSARIO (O DI S.GIACOMO):

Confraternita del Rosario (F. Sacco 1795, V. Nocito 1950, C. Araugio 2006)

CHIESA DI S.NICOLA (ora ASILO INFANTILE S.DANIELE):

Confraternita di S.Vincenzo Ferreri (F. Sacco 1795, V. Nocito 1950, C. Araugio 2006)

Confraternita del Purgatorio (F. Sacco 1795, C. Araugio 2006 “Grazie e Anime Purganti”)

CHIESA DI S.MARIA DELLE GRAZIE (o DI S.GIACOMO, ora SANTUARIO DIOCESANO):

Confraternita della Vergine delle Grazie (F. Sacco 1795, V. Nocito 1950, C. Araugio 2006 “o dei Cinturati”).